Un
libro così non poteva che essere vincente! Soprattutto in questo periodo, in
cui il famoso negozio americano “Tiffany” e la sua star simbolo, Audrey
Hepburn, sono tornati tanto in voga tra le giovani adolescenti e le sognatrici.
Eh già, perché buona parte del lavoro la si deve al titolo, in lingua madre
“Christmas at Tiffany’s”, e al suo richiamo esplicito al sogno di ogni donna.
Ma con questo, non voglio dire che il contenuto del libro non abbia altrettanti
meriti, anzi! La storia, unica nel suo genere, ci parla di un’amicizia che va
oltre le distanze ed il tempo, dell’amicizia di quattro donne, Cassie,
Suzy, Kelly e Anouk, che farebbero di tutto l’una per l’altra e che, in questo
specifico contesto, si fanno in quattro per aiutare Cassie che sta affrontando
un momento difficile e delicato. Non voglio svelarvi troppi particolari della
trama, perché una lettura inconsapevole è senz’altro più avvincente di una
pilotata, ma posso anticiparvi, senza “spoilerarvi” troppo, che l’avventura di
Cassie vi farà viaggiare, oltre che con la fantasia, per il mondo.
"New York, Parigi, Londra. Tre città, tre stagioni. Un unico amore?"
Un
aspetto che mi ha colpito particolarmente è stata la capacità dell’autrice di
coinvolgermi in prima persona nelle vicende narrate, descrivendo emozioni e
sentimenti in maniera così realistica da farmi sognare, ridere, piangere e
sperare insieme alla protagonista e alle sue amiche. Ammirevole è anche la
doviziosa costruzione dei personaggi, soprattutto per quanto riguarda le
quattro donne protagoniste: seppure ognuna di loro, infatti, incarna con
precisione le tendenze maggiormente diffuse nella città in cui vivono, la
scrittrice riesce a non scadere nella banalità e a donare a tutte un tocco di
freschezza, di novità, di singolarità e di passione. Nel complesso un romanzo
d’amore originale e favoloso, e quando dico favoloso voglio dire che si tratta
di una vera favola moderna, di quelle che ogni donna vorrebbe vivere almeno una
volta nella propria vita!
Consiglio
della civetta sul comò: imperdibile, soprattutto per le più sognatrici!
Ciao Simona!
RispondiEliminaPaola